{"id":4177,"date":"2024-02-22T05:13:30","date_gmt":"2024-02-22T05:13:30","guid":{"rendered":"https:\/\/www.consultingpb.com\/?p=4177"},"modified":"2024-02-22T05:24:12","modified_gmt":"2024-02-22T05:24:12","slug":"lavoro-automazione-e-ia-equilibrio-tra-innovazione-tecnologica-e-diritti-dei-lavoratori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.consultingpb.com\/blog\/il-caffe-del-mattino\/lavoro-automazione-e-ia-equilibrio-tra-innovazione-tecnologica-e-diritti-dei-lavoratori\/","title":{"rendered":"Lavoro, automazione e IA: equilibrio tra innovazione tecnologica e diritti dei lavoratori"},"content":{"rendered":"\n
Nell’era della digitalizzazione e dell’automazione avanzata, il diritto del lavoro si trova a un importante bivio. <\/p>\n\n\n\n
La questione degli obblighi di informazione collettiva diventa particolarmente pregnante quando si considerano i sistemi integralmente automatizzati. <\/p>\n\n\n\n
Questi ultimi, pur rappresentando un passo avanti nell’efficienza operativa, sollevano interrogativi fondamentali riguardo alla loro interazione con le normative sindacali. <\/p>\n\n\n\n
La condotta omissiva e la comunicazione insufficiente in contesti cos\u00ec tecnologicamente avanzati possono costituire forme di antisindacalit\u00e0, minando i diritti dei lavoratori a essere informati adeguatamente sulle condizioni che impattano direttamente la loro vita lavorativa.<\/p>\n\n\n\n
Gli algoritmi nei processi decisionali nel mondo del lavoro rappresentano una trasformazione significativa, influenzando sia la gestione delle risorse umane che le dinamiche di potere e controllo all’interno delle organizzazioni. <\/p>\n\n\n\n
Questa evoluzione, spesso descritta come “algocrazia”, vede l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning assumere ruoli precedentemente riservati al giudizio umano, portando a una digitalizzazione dei processi decisionali che pu\u00f2 avere impatti profondi sul rapporto di lavoro.<\/p>\n\n\n\n
La rivoluzione digitale ha introdotto l’uso di algoritmi nei processi decisionali del management, trasformando radicalmente l’impresa e il lavoro. Questi cambiamenti hanno reso possibile la sostituzione delle capacit\u00e0 umane, decisionali e di giudizio con programmi automatici o semi-automatici che gestiscono dati personali e comportamentali dei lavoratori. <\/p>\n\n\n\n
Questo ha portato a processi decisionali automatizzati o semi-automatizzati, influenzando significativamente la gestione del personale, l’organizzazione del lavoro, e le condizioni contrattuali.<\/p>\n\n\n\n
Gli algoritmi hanno il potenziale di incrementare il controllo sulla prestazione lavorativa, disumanizzando le decisioni prese e rendendole non discutibili.<\/p>\n\n\n\n
La sfida principale nell’adozione di processi algoritmici \u00e8 affrontare l’opacit\u00e0 di questi sistemi, che operano attraverso processi computazionali complessi, spesso con un coinvolgimento umano minimo o inesistente[1].<\/p>\n\n\n\n
L’adozione di algoritmi decisionali presenta sia sfide che opportunit\u00e0. <\/p>\n\n\n\n
Da un lato, possono migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi decisionali, supportando il management nell’interpretazione dei dati e nella guida degli algoritmi. <\/p>\n\n\n\n
Dall’altro, la diffidenza nei confronti del nuovo e la mancanza di competenze adeguate rappresentano ostacoli significativi. <\/p>\n\n\n\n
La sinergia uomo-macchina emerge come la strada vincente, dove gli algoritmi servono come sistema di supporto alle decisioni umane, mantenendo la componente irrazionale e la sensibilit\u00e0 che un algoritmo difficilmente potrebbe replicare.<\/p>\n\n\n\n
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Il 5 agosto 2023, il Tribunale di Torino ha emesso una sentenza importante riguardante il settore del food delivery. <\/p>\n\n\n\n
La societ\u00e0 Foodinho, che rappresenta la multinazionale Glovo in Italia, \u00e8 stata condannata per attivit\u00e0 antisindacale.<\/p>\n\n\n\n
Questa decisione \u00e8 stata presa al termine di un processo promosso dalle organizzazioni sindacali NIdiL, Filcams e Filt CGIL<\/p>\n\n\n\n
La sentenza ha aggiunto elementi significativi in termini di trasparenza algoritmica, imponendo alle piattaforme di food delivery di chiarire il funzionamento dei loro algoritmi. Questo dovrebbe rendere le logiche di funzionamento dei sistemi pi\u00f9 prevedibili e trasparenti, e includere misure per prevenire decisioni discriminatorie<\/p>\n\n\n\n
Questo importante verdetto si pronuncia anche sulla portata dell’obbligo informativo che grava sui datori di lavoro nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori. <\/p>\n\n\n\n
La sentenza evidenzia l’antisindacalit\u00e0 di una condotta omissiva e di una comunicazione ritenuta insufficiente, soprattutto quando si tratta di sistemi integralmente automatizzati e ha posto l’accento sulla necessit\u00e0 di una correttezza e specificit\u00e0 dell’informativa, sottolineando che una genericit\u00e0 non \u00e8 adeguata per rispettare i diritti informativi dei lavoratori in un contesto cos\u00ec fortemente influenzato dall’automazione.<\/p>\n\n\n\n
\u00c8 antisindacale il comportamento della societ\u00e0 che rifiuta di comunicare alle oo.ss. le informazioni previste dalla legge in caso di utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio integralmente automatizzati, ossia di sistemi che adottano decisioni senza richiedere l’intervento umano. Sono del pari insufficienti a poter ritenere adempiuto l’obbligo legale le informazioni a contenuto generico, non dettagliato, non verificabile e prive di indicazione degli aspetti del rapporto di lavoro su cui i sistemi impattano.<\/em><\/p>\n\n\n\n La controversia nasce dal rifiuto dell’azienda di condividere informazioni dettagliate con le organizzazioni sindacali (oo.ss.), come richiesto dall’articolo 1-bis del decreto legislativo n. 152\/1997, aggiornato da normative successive. <\/p>\n\n\n\n Queste informazioni sono cruciali quando si utilizzano sistemi decisionali o di monitoraggio che funzionano senza intervento umano diretto, poich\u00e9 influenzano significativamente le condizioni di lavoro dei dipendenti.<\/p>\n\n\n\n La mancanza di comunicazione da parte dell’azienda \u00e8 stata valutata come antisindacale. <\/p>\n\n\n\n Questo giudizio si basa sul principio che tale omissione danneggia il ruolo legale del sindacato, ostacolando l’esercizio delle sue funzioni protettive nei confronti dei lavoratori. <\/p>\n\n\n\n Il tribunale, con una dettagliata motivazione ha inoltre stabilito che le informazioni fornite in un secondo momento dalla societ\u00e0 non erano sufficienti a soddisfare l’obbligo legale: esse sono state giudicate non esaustive, non corrette e troppo generiche per essere utili.<\/p>\n\n\n\n La questione fondamentale \u00e8 chi ha effettivamente il diritto di ricevere queste informazioni, ovvero la “titolarit\u00e0 del diritto all’informativa”.<\/p>\n\n\n\n Il tribunale ha riconosciuto questo diritto alle organizzazioni sindacali che hanno presentato il ricorso, basandosi sul fatto che sono le pi\u00f9 rappresentative. <\/p>\n\n\n\n Il tribunale ha riconosciuto questo diritto alle organizzazioni sindacali che hanno presentato il ricorso, basandosi sul fatto che sono le pi\u00f9 rappresentative. <\/p>\n\n\n\n In altre parole, queste organizzazioni hanno dimostrato di avere il maggior numero di membri o il maggiore impatto nel settore, e quindi la legge riconosce loro il privilegio di ricevere informazioni importanti dai datori di lavoro.<\/p>\n\n\n\n I datori di lavoro non possono negare informazioni critiche alle sedi territoriali dei sindacati che rappresentano la maggioranza dei lavoratori, anche se non ci sono rappresentanti sindacali aziendali (rsa\/rsu) presenti. Questa decisione sottolinea che i diritti dei sindacati e dei lavoratori individuali non sono intercambiabili ma piuttosto complementari: fornire informazioni a un lavoratore non esime il datore di lavoro dal fornire le stesse informazioni al sindacato.<\/p>\n\n\n\n Il mancato rispetto di questi obblighi informativi da parte dei datori di lavoro \u00e8 considerato un atto antisindacale. <\/p>\n\n\n\n Questo perch\u00e9 impedisce ai sindacati di svolgere pienamente le loro funzioni legali, come monitorare, confrontarsi e intervenire in questioni che riguardano i diritti dei lavoratori. <\/p>\n\n\n\n La corretta informazione \u00e8 essenziale per i sindacati per esercitare questi diritti in modo efficace, poich\u00e9 senza di essa, non possono proteggere adeguatamente gli interessi dei lavoratori che rappresentano.<\/p>\n\n\n\n Pi\u00f9 articolato il percorso argomentativo del giudice in ordine all’esaustivit\u00e0 delle informazioni trasmesse <\/p>\n\n\n\n Questa decisione sottolinea che i diritti dei sindacati e dei lavoratori individuali non sono intercambiabili ma piuttosto complementari: fornire informazioni a un lavoratore non esime il datore di lavoro dal fornire le stesse informazioni al sindacato.<\/p>\n\n\n\n Il tribunale ha chiarito che il mancato rispetto di questi obblighi informativi da parte dei datori di lavoro \u00e8 considerato un atto antisindacale: questo perch\u00e9 impedisce ai sindacati di svolgere pienamente le loro funzioni legali, come monitorare, confrontarsi e intervenire in questioni che riguardano i diritti dei lavoratori. <\/p>\n\n\n\n La corretta informazione \u00e8 essenziale per i sindacati per esercitare questi diritti in modo efficace, poich\u00e9 senza di essa, non possono proteggere adeguatamente gli interessi dei lavoratori che rappresentano.<\/p>\n\n\n\n Il tribunale ha esaminato attentamente il tipo di sistemi usati dall’azienda per prendere decisioni e monitorare i lavoratori. <\/p>\n\n\n\n Ha distinto tra sistemi che sono completamente automatizzati, cio\u00e8 funzionano senza alcun intervento umano, e sistemi che non lo sono, che quindi possono richiedere una certa supervisione o input da parte delle persone.<\/p>\n\n\n\n La legge stabilisce quali informazioni devono essere condivise con i sindacati quando si usano questi sistemi automatizzati, per assicurarsi che i sindacati possano comprendere e valutare l’impatto di queste tecnologie sul lavoro dei dipendenti.<\/p>\n\n\n\n In pratica, il tribunale ha cercato di capire se l’azienda avesse comunicato in modo adeguato, fornendo tutti i dettagli necessari affinch\u00e9 i sindacati potessero fare il loro lavoro di rappresentanza e tutela dei lavoratori in modo efficace. Questo processo di verifica meticolosa \u00e8 fondamentale perch\u00e9 assicura che i diritti dei lavoratori e dei loro rappresentanti siano rispettati nell’era dell’automazione.<\/p>\n\n\n\n Il tribunale ha identificato alcune carenze nelle informazioni comunicate dalla societ\u00e0 ai sindacati. <\/p>\n\n\n\n In particolare, sono stati evidenziati diversi punti dove le spiegazioni sono risultate insufficienti:<\/p>\n\n\n\n Nell’era digitale, l’intelligenza artificiale (IA) sta emergendo come una forza trainante dietro le quinte delle strategie aziendali. <\/p>\n\n\n\n La sua capacit\u00e0 di analizzare vasti set di dati e identificare tendenze e modelli non evidenti all’occhio umano la rende un asset inestimabile per le imprese. <\/p>\n\n\n\n Tuttavia, l’adozione sempre pi\u00f9 diffusa di sistemi decisionali automatizzati solleva questioni significative riguardo alla trasparenza e all’impatto sulle dinamiche lavorative.<\/p>\n\n\n\n L’IA pu\u00f2 ottimizzare la produttivit\u00e0 e individuare opportunit\u00e0 inaspettate, ma pu\u00f2 anche portare a decisioni che hanno un impatto diretto sui lavoratori, come cambiamenti nei turni lavorativi, nelle valutazioni delle prestazioni o addirittura nei licenziamenti. In questo contesto, la sentenza ha sottolineato che non \u00e8 sufficiente fornire informazioni generiche o incomplete; le organizzazioni sindacali hanno il diritto di comprendere pienamente come le decisioni vengano prese e come gli algoritmi influenzino tali decisioni.<\/p>\n\n\n\n Questo non solo garantisce che i diritti dei lavoratori siano salvaguardati, ma promuove anche una cultura aziendale basata sulla fiducia e sulla collaborazione. <\/p>\n\n\n\n Le imprese che abbracciano questa trasparenza possono godere di una maggiore armonia nel luogo di lavoro e di un dialogo costruttivo con le forze lavoro.<\/p>\n\n\n\n L’automazione non deve escludere l’umanit\u00e0 dalle decisioni aziendali. Anche se un algoritmo pu\u00f2 suggerire una particolare direzione, la responsabilit\u00e0 e l’etica devono rimanere nelle mani degli umani, specialmente quando sono in gioco il benessere e i diritti dei lavoratori.<\/p>\n\n\n\n Il Caso di Automazione e Trasparenza Sindacale<\/h3>\n\n\n\n
Le soluzioni giuridiche – I diritti di informazione collettiva<\/h3>\n\n\n\n
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Intelligenza Artificiale e Futuro del Lavoro: Una Svolta Trasparente \u00e8 Possibile?”<\/h3>\n\n\n\n
La chiarezza e la specificit\u00e0 sono diventate imperativi legali. <\/h4>\n\n\n\n
\n\n\n\nIncremento dell’Accuratezza Diagnostica: Il Ruolo Chiave della Trasparenza nell’IA<\/strong><\/h3>\n\n\n\n